Agrofauna

Parco Nazionale del Circeo

Monitoraggio faunistico della lepre italica (Lepus corsicanus) e monitoraggio faunistico del cinghiale (Sus scrofa)

Il Parco Nazionale del Circeo è localizzato in provincia di Latina (Lazio) ed è stato istituito nel 1934. Comprende un’area di 8.300 ha, al suo interno è compresa la cosiddetta foresta demaniale del Circeo, 3.007 ha, che dal 1977 appartiene al progetto Mare e Biosfera dell’UNESCO. La sua istituzione, avvenuta durante i radicali interventi di bonifica dell’intera area pontina, realizzati nell’epoca del ventennio, ha evitato il totale disboscamento dell’antica Selva di Terracina. Nel 1975 il decreto di ampliamento ha incluso i laghi costieri di Fogliano, Monaci e Caprolace, che insieme costituiscono uno dei più importanti ambienti umidi costieri d’Italia. Infine all’interno del parco è compreso il promontorio del monte Circeo, che si erge nella parte più meridionale.

Il Progetto di monitoraggio faunistico della lepre italica (Lepus corsicanus) contenuto nelle azioni di sistema trasversali del progetto di conservazione della lepre italica all’interno dei Parchi Nazionali è iniziato nel aprile 2017 e si è concluso nell’ottobre 2018, e ci ha visto impegnati mensilmente in attività di monitoraggio. Per quanto riguarda la lepre italica le conoscenze circa l’etologia, l’ecologia e la biologia riproduttiva sono molto ridotte (Trocchi e Riga, 2005). In considerazione dell’elevato interesse conservazionistico e gestionale che riveste questa specie, negli ultimi anni, sono state finanziate azioni volte a migliorare la conoscenza proprio di questi aspetti. A livello nazionale il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e l’ISPRA hanno messo a punto il Piano d’Azione Nazionale (Trocchi e Riga, 2001).

Il progetto di monitoraggio faunistico del cinghiale (Sus scrofa), contenuto nelle azioni per la gestione del cinghiale nei Parchi Nazionali, è iniziato nel aprile 2017 e si è concluso nell’ottobre 2018, e ci ha visto impiegati in attività di monitoraggio a cadenza stagionale. Le popolazioni di cinghiale (Sus scrofa) hanno subito un notevole incremento negli ultimi dieci anni, in Europa ed in Italia. L’impatto di questa specie, avviene sia per effetto diretto che indiretto, attraverso l’attività di rooting. Gli studi finora effettuati, hanno evidenziato, che attività influisce negativamente sulla biodiversità, in particolare, ha un forte impatto sulla ricchezza di specie di piante vascolari (Hone, 2002), arreca danni al rinnovamento ed alla distribuzione spaziale delle plantule di leccio (Quercus ilex), provoca danni al cotico erboso con una riduzione dello stesso dell’80-95% (Howe et al, 1981).

Nel corso degli ultimi due anni Agrofauna è stata impegnata con il Progetto di Monitoraggio faunistico della lepre italica (Lepus corsicanus) e del cinghiale (Sus scrofa) nel Parco Nazionale del Circeo (Latina). Il progetto, inserito nell’ambito dell’azione trasversale “Progetto di conservazione della lepre italica” e “Progetto della gestione del cinghiale nei parchi nazionali”, prevede il monitoraggio di queste specie, con cadenza mensile, attraverso l’utilizzo di diverse tecniche di indagine.

Per entrambe le specie è stato effettuato il monitoraggio attraverso la tecnica del fototrappolaggio, e del censimento notturno con l’ausilio di fari ad alta intensità luminosa. Per quanto riguarda il monitoraggio della lepre italica, inoltre, è stata utilizzata la tecnica del pellet count, ovvero la ricerca delle fatte (feci). Per il monitoraggio del cinghiale è stata adottata una tecnica esclusiva, il monitoraggio del “rooting”, ovvero il monitoraggio dell’azione di scavo del cinghiale in determinate aree (plot), preventivamente individuate in maniera random. L’attività di fototrappolaggio ha permesso di individuare sia gli animali oggetto del monitoraggio, sia molte altre specie, come il daino (Dama dama), numerosi volatili ed altri mammiferi. I dati ottenuti dal monitoraggio hanno permesso di approfondire le conoscenze scientifiche delle specie, in particolar modo gli aspetti genetici ed alimentari per la lepre italica (Lepus corsicanus) ed il comportamento del cinghiale (Sus scrofa) in ambiente libero con i suoi conspecifici ed in relazione ad altre specie animali.

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