Agrofauna

Progetto colombo di città

Monitoraggio, gestione e mitigazione degli impatti sulle coltivazioni agricole del colombo di città. Un’area di studio di circa 400 km nei territori comunali di Pontedera, Ponsacco, Santa Maria a Monte, Cascina, Pisa e San Giuliano Terme.

Il colombo di città si è originato dalla fuga e successiva riconversione ad una vita selvatica di esemplari di razze domestiche. Sebbene le popolazioni di colombo abbiano nei centri urbani i principali siti di nidificazione, la loro presenza in aree rurali è comune in quanto dalle aree agricole traggono gran parte del nutrimento, costituendo pertanto per l’agricoltura un elemento di criticità.

Girasole con danni da colombo di città

Le norme regionali e nazionali in materia venatoria, incluse svariate sentenze, avevano in passato escluso il colombo di città dalla fauna selvatica, concedendogli lo status di animale domestico inselvatichito, togliendolo, di fatto, dalla competenza gestionale delle Amministrazioni provinciali in materia faunistico venatoria. Conseguentemente, l’eventuale controllo delle popolazioni è stato svolto sulla base di ordinanze comunali

La sentenza n. 2598 della Corte di Cassazione Sezione III Penale del 26 gennaio 2004 ha riaperto la questione, riconoscendo al colombo di città lo status di specie appartenente alla fauna selvatica, in quanto esistono popolazioni di colombo che vivono stabilmente in stato di naturale libertà e che si riproducono naturalmente ai sensi dell’art. 2 L. 157/92. A seguito del recente parere dell’ISPRA inviato alla Regione Toscana, la Giunta Regionale, nel maggio 2009, ha dato disposizione alle Province toscane di approvare ed attuare 

piani di controllo sulla specie in questione assimilandola alla fauna selvatica, per le sole azioni di prelievo e controllo, ai sensi dell’art. 37 della L.R. 3/94.Sulla base di queste nuove risultanze, la Provincia di Pisa ha interpellato l’ISPRA nel corso dell’anno 2009, ottenendo parere positivo in merito ad un piano di salvaguardia delle coltivazioni agricole, che prevede anche eventuali interventi di abbattimento di colombi con funzione dissuasiva, iniziando così un processo conoscitivo sui metodi, le applicazione e gli effetti in campo di queste metodiche.La sussistenza delle condizioni di applicazione preventiva di mezzi di dissuasione del danno ed il monitoraggio delle popolazioni di colombo, costituisce una delle prescrizioni al parere fornito dall’ISPRA.

Vai al progetto sul sito della Provincia di Pisa: Progetto colombo di città Provincia di Pisa

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