Stima del danno
La legge Nazionale numero 157 del 1992 stabilisce ” i criteri per la determinazione del risarcimento in favore dei conduttori dei fondi rustici per i danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e alle opere approntate su fondi”.
Tali indennizzi vengono quantificati mediante una perizia di stima, che di solito avviene in contradditorio direttamente sul luogo del danno.
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Danno a cereale autunno-vernino
Durante il sopralluogo vengono visionate le porzioni danneggiate e contestualmente si valuta, a seconda del periodo di stima (semina o raccolto), le condizioni generali della coltura stessa (se vicini alla semina si valuta l’attecchimento della coltura, la densità di semina, la presenza di eventuali mancanze dovute ad altre cause; se vicini al raccolto si valuta invece la resa a ettaro, lo stato di maturazione e i relativi tempi di raccolta).
Alla fine del sopralluogo viene redatto un verbale, sul quale vengono riportate le informazioni generali dell’agricoltore o dell’azienda agricola, la specie responsabile del danno e la quantificazione del danno periziato espresso in quintali se siamo prossimi al raccolto o in superficie se siamo vicini al periodo della semina.
La stima può essere effettuata solo da tecnici abilitati all’esercizio della professione di Agronomo e che abbiano esperienza nel riconoscimento delle specie selvatiche e dei loro segni di presenza ed alimentazione.
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danno al girasole
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danno al cocomero
Prevenzione del danno
Spesso in sede di valutazione del danno, viene anche presa in considerazione la possibilità di realizzare delle opere volte alla prevenzione del danno.
Tra i vari metodi adottati abbiamo:
– recinzioni elettrificate
– palloni predator
– reti anti-intrusione
– cannoncini detonatori a gas
– shelter
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cannoncini detonatori a gas
La scelta dell’opera di prevenzione da attuare varia a seconda della specie responsabile del danno, della tipologia del danno stesso.
L’importanza del collegamento tra l’attività di stima e quella di prevenzione del danno è negli ultimi anni sempre più necessaria, per una buona gestione del territorio e per una ottimizzazione delle spese previste per ciascun capitolo. La prevenzione dei danni, è dimostrato, incide in particolar modo sul livello di indennizzi e consente, almeno nel lungo periodo di risparmiare soldi e migliorare il rapporto tra i vari attori della gestione faunistica.
recinzione elettrificata utilizzata nel progetto Berignone
I nostri soci e collaboratori da anni forniscono in quest’ambito assistenza alle Amministrazioni Pubbliche e agli Ambiti Territoriali di Caccia con notevole successo.
Al momento Agrofauna è soggetto collaboratore allo sviluppo di GESTOFAUNA, software di gestione di dati relativi alle perizie danni, miglioramenti ambientali e prevenzione.